CARLO CASARINI 6° DAN

Le "armi" del karate

Pare che prima del XIV secolosull'isola di Okinawa venne proibito l'uso delle armi. Di qui la diffusione di un'arte marziale segreta e conosciuta solo da una ristretta cerchia di praticanti, che aveva come scopo principale lo studio del corpo umano - e di ogni sua parte- come arma. Le risorse difensive e offensive del corpo vennero sviluppate attraverso l'osservazione del mondo naturale circostante. In tale modo sono state codificate quasi tutte le modalità di utilizzo della mano e del piede che rappresentano spesso parti di animalio mezzi di difesa tipicamente usati dalle specie rappresentate. Un esempio ben visibile è nella tecnica di parata del "keito", dove il polso piegato rappresenta la testa della gallina; oppure nella tecnica del "kumade" che rappresenta la zampa dell'orso.